Nello 'special report' del primo trimestre 2020 del Financial Times (www.fdintelligence.com) sulle città e regioni europee del futuro 2020-2021, anche la Bulgaria appare con alcune situazioni e posizionamenti interessanti. La Bulgaria, tra gli Stati membri orientali dell'Ue, è tra i meno comprensibili, soprattutto da chi non vive e non si informa nel Paese. Quando quindi una fonte autorevole come il Financial Times tra le sue tante analisi e statistiche inserisce Sofia tra le prime 3 città europee per 'Cost Effectiveness' (dopo Tbilisi e Minsk) ci si sente un po' meno fuori dal radar dell'informazione mainstream. Ricordiamo che il Financial Times è in un certo senso uno dei motori di consenso e di influenza del capitalismo mondiale, e certamente orienta le sue analisi tenendo presenti gli interessi dei suoi stakeholder, fondi di investimento, grandi società di consulenza, banche, ecc. ..
Sofia è inoltre al nono posto tra le città del futuro dell'Europa dell'Est, dopo Varsavia e Mosca, mentre Ruse, Burgas e Plovdiv sono rispettivamente al primo, terzo e quarto posto nella classifica delle piccole città europee per 'Efficacia dei costi'. Tra le future regioni dell'Europa dell'Est, invece, la regione di Sofia si colloca al sesto posto. In generale, quindi, la regione di Ruse e la regione di Sofia (non la città) si classificano rispettivamente al primo e al nono posto tra le piccole regioni d'Europa per “efficacia in termini di costi”.
In breve, purtroppo non ancora nella classifica per la migliore connettività o per l’ambiente ottimale per fare affari, la Bulgaria si colloca al primo posto in termini di rapporto costo-efficacia. In un mondo in cui i consumi esplodono e i costi aumentano per le famiglie ma anche per le imprese, questo è un dato da non sottovalutare. Soprattutto da parte delle imprese italiane, che potrebbero trarre non poco beneficio da un ambiente non troppo pretenzioso e costoso per stabilire le proprie unità produttive e commerciali.